L’impronta digitale è un’evoluzione importante per la clinica odontoiatrica moderna. È solo una delle tante, importanti evoluzioni tecnologiche che investono il settore.
Oggi, a oltre 100 anni dalla creazione dei primi congegni per la trasmissione dei dati, ci troviamo sulla soglia di una gigantesca rivoluzione nelle comunicazioni. Le tecnologie combinate del telefono, dell’elaboratore e della televisione si sono fuse in un sistema integrato d’informazioni e comunicazioni che trasmette dati e permette interazioni istantanee fra persone e computer.
Tratto da INTRODUZIONE ALLA COMUNICAZIONE E ALLA DIVULGAZIONE SCIENTIFICA di Alberto Graziani.
Nello stesso saggio si legge che …ogni giorno vengono scritti fra 6000 e 7000 articoli di argomento scientifico e che le informazioni scientifiche e tecniche aumentano attualmente del 13% l’anno, il che significa che raddoppiano ogni 5,5 anni…
La risposta quindi è ovvia: NO.
Lo Scanner Intraorale (IOS, IntraOral Scanner) sostituisce egregiamente nella maggior parte delle applicazioni le impronte tradizionali, riducendo ansia e fastidi. Quindi l’impronta digitale dal dentista senza pasta in bocca è possibile.
Per cosa si usa l’impronta digitale dal dentista?
Trova applicazione negli stessi ambiti dell’impronta tradizionale, per esempio in protesi fissa, e in ortodonzia. E in questi ambiti, ovviamente, aumenta di molto il comfort per il paziente durante le procedure.
L’obiezione relativa alla presunta ridotta precisione di questi sistemi è, poi, del tutto infondata. Probabilmente è un retaggio di tempi passati. Gli studi moderni dimostrano la precisione dell’impronta digitale.